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Percorso

21 giugno 2014, "Fino in fondo" presso "the OVERPASS" Loano

21 giugno 2014, “Fino in fondo” presso “the OVERPASS” Loano.

 

“Fino in fondo” è la nuova mostra di Alessandro Gimelli inaugurata il 21 giugno 2014 presso “the OVERPASS” in occasione della Notte Bianca, una mostra provocatoria e “leggera” adatta al contesto delle lunghe notti estive.

 

Una personale facilmente presentabile, basta una parola: “Culo”.

 

Questa volta l’artista Gimelli è voluto andare fino in fondo proponendo una mostra dove il cervello è un optional, non è obbligatorio portarlo per visitarla, almeno all’apparenza… All’inaugurazione qualcuno si è scandalizzato entrando e uscendo immediatamente dalla galleria, o non entrando proprio, ma come ha scritto il giornalista Luca Berto nella sua introduzione: “Tutto ruota intorno al culo”. Lo diciamo tutti i giorni è un termine sdoganato, liberatorio, una buona metafora per quanto ci circonda. L’OVERPASS ospita più di 150 fotografie formato polaroid appese ai muri per circa 50 soggetti, i visitatori entrando sono circondati da culi. La maggioranza degli scatti porta una dicitura, normalmente un modo di dire, pochi lasciano libera interpretazione e pochissimi sono elementi “alieni”, per comprendere i quali bisogna riattivare le connessioni nervose cerebrali. Tra gli elementi estranei motivo d’orgoglio dell’artista è “#guarda bene”: un viale che tende a infinito, che non porta a nulla, un buco nero. Questa fotografia è stata sicuramente tra le più ammirate… Ma non c’era nulla da vedere se non un vicolo cieco, un cul de sac. L’espressione francese “cul de sac”, che è anche uno scatto, ben esprime quanto si è caduti in basso perché del francesismo oggi c'è rimasto solo il “culo”. E’ da questi elementi incongrui che passa la provocazione, l’inserimento della “Venere degli Stracci” di Pistoletto ben esprime dove la società ha messo Cultura e Arte: tra i culi. Stessa cosa vale per l’opera dell’ingegno e la ricerca, una ruota tra i culi le localizza. Solo due opere sono di dimensioni più grandi e incorniciate: “#cul–tura” e ”#presa-per-il-culo”. Queste due fotografie poste una di fronte all’altra sono la sintesi per immagini della mostra: troppo spesso la cultura è presa per il sedere e troppe volte c’è fatta passare robaccia per cultura prendendoci per il fondello. Non si può non citare l’opera “Manovra di governo” ritornata dopo più di un anno in esposizione, scatto che componeva la fortunata personale “Nazionali senza filtro”. Una mostra concettuale che mandava un messaggio forte per ogni scatto esposto. L’opera “Manovra di governo”, allora come oggi, è il pensiero di milioni d’italiani in un solo scatto che in “Fino in fondo” ha trovato il suo habitat.

 

Una mostra solo all’apparenza superficiale, questa di Gimelli è forse una delle personali più alte: ha saputo vestire un messaggio importante svestendo il fondo schiena. Una mostra come una cipolla che è per questo trasversale, ogni visitatore nell’interpretazione si è fermato in base al suo background culturale.

 

Una mostra che ha richiamato molte persone riempiendo l’OVERPASS in più turni, un vero successo.

 

La mostra rimarrà visitabile e le fotografie con dedica e autografate in vendita. Per chi non l’avesse ancora vista o per chi volesse rivederla: “the OVERPASS”, via Richeri 33 Loano (SV).

 

 

 

Monica Torriani

www.corpomenteanima.it

 

Sito dell’artista: www.alessandrogimelli.com

Grafica della locandina: Saman Alì Cavasonza

 

*La fotografia panoramica dell’Overpass appare in questo articolo per gentile concessione del fotografo Alessandro Gimelli.