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Percorso

Clown il circo della vita

 

Clown il circo della vita

 
 

12 agosto 2013 Piazza San Michele, Albenga (SV)

 
     
 

“Clown il circo della vita” spettacolo musico-teatrale diretto da Silvana Ansaldo. Un chiaro richiamo al “Cirque Du Soleil” con un’atmosfera felliniana. Un viaggio divertente per i bambini e un po’ nostalgico per gli adulti. Tutte le sfaccettature della vita sui volti dei clown, buffi e malinconici allo stesso tempo. Si sono toccati i due registri più alti del teatro: pianto e riso. Uno spettacolo dolce-amaro. Una bellissima rappresentazione che ha saputo unire musica, creatività e passione.

 

Sul palco le due maschere immortali del clown: bianco e augusto. Attraverso queste maschere gli attori hanno rappresentato persone, quotidianità e contraddizioni. Lucidità, eleganza, armonia del clown bianco si sono contrapposte a comicità, follia e goffaggine dell’augusto. L’ordine e la ribellione, la ragione e l’istinto, in scena la dualità dell’essere umano. Uno spettacolo specchio della vita.

 

Una scenografia essenziale ha accolto i numerosi Artisti, sullo sfondo due immagini di Grock firmate Alessandro Gimelli. L’uomo che ha rivoluzionato l’arte circense, Adrien Wettack, virtualmente sul palco. Le parole di Luciano Bèrio recitate da Gimelli gli hanno dato voce e aperto la serata.

 

Musica, danza, ginnastica artistica, recitazione, arte circense si sono unite e hanno dato vita a uno spettacolo coinvolgente e ilare. Diversi i passaggi toccanti e ben recitati dagli attori clown: “Un clown è un’armonia che ha sconfitto la sua ombra stordendola nella luce di un applauso/ la risata è il jazz delle emozioni/ Il clown si nutre di debolezze… L’arte dello stupore è la sua essenza/ un sorriso ben recitato può sostituire una lunga frase…”.

 

Ospite d’onore è stato l’attore e regista Elio Berti che con pochissimi elementi: una valigia, un soprabito, un berretto, una scala, un biglietto ha saputo toccare l’anima degli spettatori. La mimica, la gestualità, gli occhi hanno trasmesso grandi emozioni. Il pubblico ha riso e si è commosso con la purezza di un bambino.

 

La rappresentazione è stata conclusa dall’attore-clown che ha aperto la serata. Le sue parole: “Che bello udire l’applauso ilare gonfiar la sala” hanno ricevuto dal pubblico un caloroso applauso. Una musica di passerella in stile felliniano è stata l’epilogo dello spettacolo e della sua magia…

 

Le parole di uno scrittore specialista in storia dei clown, citato da Federico Fellini, mi sembrano un’ottima chiusa a questo resoconto:

“I clown sono sempre esistiti, a quanto pare. Esisteranno sempre… Essi avranno, come li hanno avuti per il passato, nomi diversi. Ecco tutto. Ogni volta che è stato necessario sono risorti dalle ceneri. Sono emersi dai ricordi. Il tempo, con la sua falce, non li ha mai sfiorati. Essi sono eterni, come l’erba dei sentieri, come i frutti selvatici e i fiori di montagna” (Tristan Rémy).

 

                                                                                   Monica Torriani (www.corpomenteanima.it)

 

 

*Con un clic sulla locandina potrete leggere tutti gli Artisti partecipanti.